Storia

La storia di Pennisi è quella di una famiglia italiana che nel tempo ha saputo coltivare e preservare l’autentica passione per i gioielli antichi, è la storia di una collezione che con il passare degli anni ha rappresentato un unicum in termini di qualità, quantità e racconto.

La passione è indubbiamente l’elemento che maggiormente caratterizza la storia della famiglia Pennisi fin dalla sua primissima fondazione, rimasta salda e cresciuta nel corso delle tre generazioni impegnate nell’educazione alla bellezza e nel viaggio di ricerca che ha abbracciato, e che continua a farlo, tre secoli di storia; dal 1750 al 1950, dalla Versailles settecentesca all’Italia del Grand Tour, dall’Inghilterra vittoriana fino alla Parigi della Belle Èpoque. Pennisi ha concentrato le sue ricerche su gioielli dal 1700 agli anni ’50, con un particolare interesse per i gioielli dell’800 francese e i grandi nomi della gioielleria Art Déco, curando inoltre la catalogazione e l’acquisto di importanti collezioni private.

Il valore che funge da caposaldo per la famiglia Pennisi è la consapevolezza dell’unicità del gioiello, inteso come un unicum da tramandare nel tempo alla propria famiglia; i gioielli antichi rappresentano una storia da narrare e apprezzare.

Questo ricco percorso familiare di passione e ricerca ha avuto inizio nel 1971 con il primo fondatore Giovanni Pennisi, un diamantaire con la vocazione del collezionista e l’ardente interesse per l’arte antica. Nipote di gioiellieri e orafi di Catania, Giovanni ha proseguito a Milano la tradizione della famiglia materna.

A Giovanni è succeduto il figlio Guido, affiancato dalla sorella Marina e dalla moglie Paola, appassionato come il padre e specializzato in arte Cinese e Giapponese, in gioielli antichi e objets de vertu.

La passione scaturita in Guido ha avuto origine durante un viaggio con suo padre alla ricerca di gioielli d’epoca tra Londra e Parigi, viaggio dal quale ha tratto il desiderio di dedicarsi per tutta la sua vita alla ricerca delle meraviglie viste.

 

Nel 2003, con Gabriele Pennisi ed Emanuele Ferreccio Pennisi, rispettivamente figli di Guido e Marina, fa la sua entrata in azienda la terza generazione della famiglia, dotata di capacità imprenditoriali che stanno imprimendo alla gioielleria molteplici nuovi impulsi.

Nel 2005 la Gioielleria ha prestato alcune delle proprie opere per la mostra Annicinquanta tenutasi a Milano a Palazzo Reale.

Ha poi contribuito alla pubblicazione del catalogo della mostra celebrata a Villa Necchi nel 2015 ‘Alfredo Ravasco, L’orafo dei Principi, Il Principe degli Orafi edito da Skira e curato da Paola Venturelli.

Nel 2018 la gioielleria ha partecipato alla mostra Tamara de Lempicka, Reina del Art Déco a Madrid, curata da Gioia Mori, prestando opere di Alfredo Ravasco, Demetre Chiparus e diversi gioielli Art Déco della propria collezione.

Gabriele Pennisi ed Emanuele Ferreccio Pennisi sono stati curatori del Museo del Gioiello di Vicenza, l’unico museo italiano interamente dedicato al gioiello.

Nel biennio 2019-2020 la Gioielleria ha curato la Sala Icone, apportando opere della collezione di famiglia e di importanti collezioni private. Dal 2020 fanno parte del comitato scientifico del Museo.

Nel dicembre del 2023 la famiglia Pennisi ha festeggiato i suoi cinquant’anni di attività nel campo della gioielleria d’epoca, frutto di ricerca e precisa selezione di gioielli e oggettistica preziosa. Cinquant’anni di un lavoro svolto in sintonia e proiettato alla costante ricerca del bello.

In occasione di questo evento tenutosi per festeggiare il suo 50 anniversario, la Gioielleria Pennisi ha presentato “Collezione Pennisi 1750-1950: Tre secoli di Alta Gioielleria”, volume che apre a un viaggio attraverso tre secoli di alta gioielleria, ponendo in particolare risalto la maestria della collezione Pennisi, scritto da Alba Cappellieri e curato da Skira.

Per cinque decenni la Gioielleria Pennisi è stata all’avanguardia nel settore in cui opera e questo libro pubblicato in occasione dell’importante anniversario racchiude l’eredità della famiglia, offrendo la possibilità di esplorare e capire l’artigianalità e il mero significato storico di ciascun gioiello.

A fine gennaio 2024 il Sindaco di Milano ha consegnato alla Gioielleria Pennisi la targa di Bottega Storica, in segno di riconoscimento della continuità dimostrata, per più di 50 anni, nello svolgere un’attività familiare legata al territorio in cui si trova. 

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