Anello edoardiano in platino e diamanti con margherita, 1910

Prezzo di listino
€0,00
Prezzo di vendita
€0,00
Prezzo di listino
Esaurito
Prezzo unitario
per 

Email me when this is available

Elegante anello in platino a forma di fiore con al centro un diamante taglio antico e un cuscino del peso di 2,30 carati circa. Il contorno di petali di brillanti ha un'intricata cornice incisa. Italia, 1910 circa

Misura 17, modificabile

L'era edoardiana, come quella georgiana e vittoriana, deriva il suo nome dal regno di un re inglese, Edoardo VII (1901-1910). I gioielli erano una parte importante dello stile di vita coltivato da questa classe superiore estremamente ricca. Per il resto d'Europa, questo periodo era chiamato La Belle Époque . Dal 1880 i gioielli passarono da grandi e ostentati a eterei e delicati quasi da un giorno all'altro, impiegando quello che sarebbe diventato noto come lo stile "ghirlanda". I gioiellieri che scelsero di non abbracciare l'Art nouveau o il movimento Arts and Crafts presero in prestito la fluidità delle loro linee e le incorporarono in motivi più tradizionali creando così gioielli edoardiani. I "nuovi" design dell'era edoardiana avevano le loro radici nei gioielli del diciottesimo secolo. Cartier incoraggiò i suoi designer a vagare per le strade di Parigi guardando l'architettura del diciassettesimo e diciottesimo secolo per trarre ispirazione. Ghirlande e nastri, corone d'alloro, fiocchi, nappe e pizzi furono resi con una nuova leggerezza grazie ai progressi compiuti nel platino fabbricazione. I primi lavori in platino continuarono a essere supportati dall'oro allo stesso modo dell'argento. Nel 1903 l'invenzione della torcia ossiacetilenica, che poteva raggiungere le temperature necessarie per lavorare il platino, permise di realizzare gioielli esclusivamente in platino. La resistenza del platino fu sfruttata appieno e divenne possibile creare gioielli che assomigliavano al ricamo "a piccolo punto" e gioielli fini, delicati e sofisticati che assomigliavano al diamante. pizzo incrostato. Questa resistenza e rigidità consentivano al gioielliere di montare le pietre in montature minimaliste. La millegrainatura è spesso presente nei gioielli edoardiani. Il suo bordo di delicate palline e creste che circondavano una pietra preziosa serviva a dare ai gioielli un aspetto più morbido e leggero.