Eugene Fontenay gold parure
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A very rare yellow gold and miniature demi parure by Eugene Fontenay. Composed of a pendant/brooch with greek inscription PANDORA and a pair of earrings. This lovely set has the original box and is realized with the granulation technique. Paris, 1864
Rara demi-parure in oro giallo con miniature composta da una spilla/pendente e da un paio di orecchini. in scatola originale. Parigi, 1864
Eugène Fontenay is one of the most skilled and accomplished goldsmiths in history. in 1906, Henri Vever had dedicated twenty-three pages of text and numerous illustrations to him in his monumental "La Bijouterie Française au XIXème Siècle". The style of Eugène Fontenay - as well as that of many other famous artists and goldsmiths throughout Europe - developed precisely based on the Campana collection and on the remakes elaborated by the Castellani in Rome and, subsequently, by Carlo Giuliano in London.In March 1858, when he was called to make an important piece of jewelry for Empress Eugenie, the wife of Napoleon III. It was an elegant diadem whose central stones could be interchanged with diamonds, sapphires, or pearls, according to the occasion or the type of clothes worn. The French designer was a great perfectionist, he used a few precious stones, preferring the wide choice that hard stones offered him (he was the first to use jade in the West) combined with enamels, cameos, and even micro-mosaics. He used engraving, embossing, chisel, filigree, and granulation to adorn his creations, always trying to find the right measure in everything.
Fontenay mainly worked with 22-karat gold (very delicate, composed of 920 parts of gold out of a thousand) or he composed the object from 18-karat gold (more resistant, 750 parts out of a thousand) and then covered it with pure gold to give the final piece that brilliant, special and precious shade.
One of his masterpieces was produced for the 1878 Exhibition: it consisted of an amazing egg-shaped perfume burner supported by four sirens and two dolphins in gold, diamonds, lapis lazuli, and splendid enamels of great effect. It is conceivable that Fabergé may have been inspired by this when, in 1885, he began to create his famous Easter eggs for the Russian tsars.
Eugène Fontenay fu uno degli orafi più abili e affermati della storia. Nel 1906, Henri Vever gli aveva dedicato ventitré pagine di testo e numerose illustrazioni nel suo monumentale "La Bijouterie Française au XIXème Siècle". Lo stile di Eugène Fontenay - così come quello di molti altri artisti e orafi famosi in tutta Europa - si sviluppò sulla base della collezione archeologica del Marchese Campana e sui rifacimenti elaborati dai Castellani a Roma e, successivamente, da Carlo Giuliano a Londra. Nel marzo 1858, fu chiamato a realizzare un importante pezzo di gioielleria per l'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, si trattava di un elegante diadema le cui pietre centrali potevano essere intercambiate con diamanti, zaffiri o perle, a seconda dell'occasione o del tipo di abito indossato.
Il designer francese era un grande perfezionista, solitamente utilizzava poche pietre preziose, preferendo l'ampia scelta che gli offrivano le pietre dure (fu il primo a usare la giada in Occidente) abbinate a smalti, cammei e persino micromosaici. Utilizzava l'incisione, la sbalzatura, il cesello, la filigrana e la granulazione per ornare le sue creazioni, cercando sempre di trovare la giusta misura in ogni cosa.
Fontenay lavorava principalmente con oro 22 carati (molto delicato, composto da 920 parti di oro su mille) oppure componeva l'oggetto in oro 18 carati (più resistente, 750 parti su mille) e poi lo ricopriva di oro puro per dare al pezzo finale quella tonalità brillante.
Uno dei suoi capolavori fu prodotto per l'Esposizione del 1878: consisteva in uno straordinario bruciaprofumi a forma di uovo sorretto da quattro sirene e due delfini in oro, diamanti, lapislazzuli e splendidi smalti di grande effetto. È possibile che Fabergé si sia ispirato a questo quando, nel 1885, iniziò a creare le sue famose uova di Pasqua per gli zar russi.
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